Premessa
La tesi rappresenta la tappa forse più gratificante di tutto il percorso universitario. Con essa lo studente approfondisce un tema di suo gradimento, scelto in base ai propri interessi scientifici e professionali.
La tesi offre un'occasione preziosa per specializzarsi nel settore preferito; per conoscere persone esperte della materia; per orientarsi nel mercato del lavoro e nella scelta professionale; per conoscere l'ambiente e le persone con cui si spera di lavorare; per raccogliere materiali che potranno poi essere rielaborati in articoli o libri.
La tesi non è altro che uno studio compilativo o sperimentale. Sono considerate tesi di ricerca quelle che, nel duplice ambito teorico ed empirico, presentano una elaborazione di dati empirici originale ad opera dell'autore.
La Cattedra di Sociologia del Lavoro, in linea con la didattica adottata, consiglia una tesi di ricerca (sperimentale), realizzata secondo le teorie e i metodi euristici esposti durante le lezioni e secondo l'esperienza pratica effettuata nei gruppi di lavoro.
Gli ingredienti di una buona tesi sono un paradigma di riferimento, la scomposizione del/i concetto/i in dimensioni ed indicatori, e l'elaborazione delle ipotesi, la costruzione dello strumento di rilevazione, la raccolta dei dati per verificarle, la loro interpretazione, la stesura del rapporto, l'estetica con la quale si presenta e si stampa la tesi.
La qualità della tesi dipende dalla capacità di organizzare - mentalmente prima e praticamente poi - le proprie idee e i dati raccolti, in modo da tradurre il disegno astratto in un'opera compiuta, interessante, chiara e bella.
Come si chiede la tesi
La richiesta e la definizione dell'argomento di tesi rappresenta un passaggio molto delicato perché deve condurre alla definizione di un tema corrispondente agli effettivi interessi scientifici e professionali dello studente. A tale scopo egli deve scandagliare tutti i temi possibili, vagliare tutte le alternative disponibili, scegliere quella più conforme alle proprie disposizioni intellettuali e ai propri interessi professionali. Perciò: è bene che il laureando cominci a pensarci subito dopo aver superato la prima metà degli esami, e si consulti con i docenti, gli esperti della materia, la famiglia, gli amici competenti. Nessuna preoccupazione se in questo, come negli altri stadi, ci si accorge di cambiare idea: è così che normalmente procede il pensiero umano, attraverso ripensamenti, rimescolamenti di idee, ritorni indietro e balzi in avanti. L'importante è che si approdi a conclusioni ragionevoli ed utili. Per organizzare le idee occorre cominciare da una prima distinzione, che finirà per condizionare tutto il successivo percorso e persino il voto di laurea: scegliere una tesi compilativa o una tesi di ricerca. La tesi di tipo compilativo consiste nell'esposizione teorica dell'oggetto di studio prescelto, senza una elaborazione originale ad opera dell'autore. La tesi di tipo sperimentale aggiunge alla esposizione teorica anche una elaborazione originale che può consistere in una ricerca empirica con cui le ipotesi avanzate nella parte teorica vengono verificate "sul campo", secondo metodologia e tecniche appropriate. Una volta individuato l'argomento di proprio interesse, occorre discuterlo con il professore, sia per accertarne l'utilità e la fattibilità, sia per stabilire insieme l'impostazione generale del lavoro. Sul piano procedurale, occorre che il laureando richieda il modulo di assegnazione ufficiale alla segreteria didattica e farlo firmare dal professore. Se non si è iscritti alla Facoltà di Scienze della Comunicazione, occorre richiedere (secondo il fac-simile che riportiamo qui di seguito) il nulla-osta al Preside della propria Facoltà. Una volta compilato il modulo, ottenuta la firma del professore e l'eventuale nulla-osta, il tutto va riconsegnato in segreteria didattica.
Fac-simile per la richiesta del nulla-osta
Al Prof…. Preside della Facolta di...
Il/la sottoscritto/a…, n°matricola…, iscritto/a alla Facoltà di…dell'Università "La Sapienza" di Roma nell'anno…, richiede il nulla-osta per poter discutere la tesi di laurea con il Professor Domenico De Masi, docente di Sociologia del Lavoro presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione. Cordiali saluti Data…………… Firma…………..
Scouting
A questo punto occorre procedere alla fase di scouting per poi stendere un progetto che illustri le ipotesi di lavoro, la metodologia che si intende adottare, i tempi che ci si propone di rispettare.
Lo scouting, o ricerca di sfondo, non è altro che una prima analisi del tema che ci accingiamo a trattare. Di solito comporta:
· una ricerca bibliografica dei testi e documenti disponibili sull'argomento;
· una ricerca storiografica;
· un'analisi preliminare sul campo (se si lavora a una ricerca di tipo sperimentale). Se, ad esempio, si deve analizzare l'organizzazione di un'impresa specifica, è consigliabile visitarne gli impianti, fare alcune prime interviste libere, raccogliere i documenti e i dati essenziali (ad esempio una rassegna stampa) per farsi una prima idea circa l'oggetto di studio.
Progetto
Raggiunta una prima, sufficiente conoscenza dell'argomento, il laureando deve procedere alla progettazione del lavoro vero e propio, abbozzando un indice, ovviamente suscettibile di ulteriori modifiche, aggiunte e rimaneggiamenti.
Il progetto deve contenere i seguenti paragrafi:
§ Introduzione, in cui si presenta in maniera sintetica il percorso logico che ha portato alla scelta del tema e la rilevanza scietica del tema.
§ Descrizione dell'oggetto di ricerca (cosa si vuole studiare).
§ Definizione del campo d'indagine (dove e come lo si vuole studiare).
§ Definizione del modello e delle ipotesi; elaborazione degli indicatori;
§ Definizione degli strumenti di rilevazione e delle tecniche di analisi che si intende adottare.
§ Tempi che si intende rispettare (non sono vincolanti giuridicamente).
§ Elenco dei testi che si intende consultare e dei siti che si intende visitare.
Il progetto va inviato per E-mail (demasi@sociologiadellavoro.it e a marini@sociologiadellavoro.it). Il professore ha l'onere di approvare il progetto.
Analisi teorica
Dopo avere organizzato le proprie idee e le conoscenze acquisite attraverso lo scouting, dopo avere formulato un progetto approvato dal professore, il laureando deve procedere sia all'analisi di saggi scientifici, riviste scientifiche e altro materiale (compresi siti internet) per reperire tutte le informazioni necessarie allo svolgimento della propria tesi. Infatti ogni tesi, teorica o empirica che sia, richiede una seria analisi teorica.
Ricerca empirica
Per procedere alla verifica "sul campo" delle ipotesi formulate in fase progettuale, occorre precisare e specificare meglio queste ipotesi per poi tradurle in indici e indicatori empirici.
Ciò consente la costruzione degli opportuni strumenti di rilevazione (questionari, test sociometrici, schemi di storie di vita, prescrizioni per l'osservazione diretta, ecc.) nonché l'estrazione dei campioni statistici significativi.
Raccolta ed elaborazione dei dati
Messi a punto gli strumenti tecnico-metodologici, si procederà alla raccolta scrupolosa dei dati "sul campo".
L'elaborazione dei dati raccolti costituisce una ulteriore, importantissima fase di ricerca, che consente il confronto tra le ipotesi avanzate e la realtà constatata.
Stesura e stampa del rapporto conclusivo
Il laureando è giunto così all'atto finale della sua tesi: il momento in cui si tirano le somme del lavoro fatto, riepilogando i dati e spremendone il succo.
Si raccomanda chiarezza ed esplicatività formali. Grammatica e ortografia vanno curate scrupolosamente. Uno stile fluente e magari originale è molto apprezzato.
Il rapporto di tesi può assumere il formato di un vero e proprio libro, con scrittura su entrambi le facciate di ciascun foglio. Non è posto alcun vincolo al formato e al carattere grafico, che restano a totale discrezione del laureando. La cattedra privilegia comunque il giusto connubio fra leggibilità ed estetica.
E' possibile allegare supporti di vario genere: Dvd, Cd. Le eventuali fotografie, i disegni, le tabelle, i grafici possono essere raggruppati a metà o alla fine del testo, oppure diffusi nel corso della tesi, sempre però con le necessarie didascalie e l'indicazione esauriente delle fonti.
Sulla copertina deve recare sempre, ben leggibili, il nome del laureando e il titolo della tesi. Il frontespizio, invece, deve recare anche il nome del relatore e del correlatore.
Indicazioni bibliografiche, filmografiche e sitografia
Nella compilazione delle note, della bibliografia, della filmografia, delle indicazioni web, va sempre posta la massima cura. Le regole che ormai si rispettano nella comunità scientifica internazionale non rispondono a rituali burocratici, ma servono per agevolare il lavoro intellettuale di chi poi deve verificare rapidamente una citazione, un nome, una data, una notizia. Esistono tuttavia più modi di mettere in biliografia i testi, i quali rispondono a preferenze personali. L'importante è seguirne una con coerenza e per tutto il report. Per avere esempi su come poter citare le fontiè sufficiente attingere ad una qualsuasi pubblicazione scientifica e sceglienre quella che si ritiene più opportuna.
Approvazione e presentazione
Man mano che si procede nella tesi, è bene discutere con il professore i progressi. Molto utile è inviargli per E-mail i vari capitoli man mano che essi sono pronti. Egli provvederà a leggerli e a far pervenire tempestivamente le sue osservazioni al laureando.
Quando la tesi è completa in ogni sua parte e approvata dal professore, va stampata nella forma definitiva e rilegata. Benché il contenuto della tesi resti al primo posto, tuttavia la Cattedra di Sociologia del Lavoro conferisce molta importanza alla bellezza del suo aspetto grafico. L'estetica, infatti, è una disciplina che forse più di ogni altra si incarica della nostra felicità.
Una copia va consegnata al Relatore e l'altra al Correlatore, una copia digitale invece rimane in Cattedra nella B1. Entrambi, ricevuta la tesi, debbono firmare il modulo apposito, che lo studente provvederà a consegnare in Segreteria entro il termine tassativo previsto, insieme a una copia della tesi firmata dal professore per approvazione.
Dissertazione
Nella seduta di laurea fissata e resa nota dalla Segreteria con congruo anticipo, il laureando disserta sulla propria tesi davanti a una commissione composta da 11 professori, tra cui il proprio Relatore e il proprio Correlatore.
La dissertazione segue un iter molto semplice:
Il Relatore presenta alla Commissione sia il laureando che la tesi e porge una o più domande al candidato.
Il candidato espone il proprio lavoro.
Il correlatore fa a sua volta dei commenti critici alla tesi e porge una o più domande di chiarimento.
Altri membri della Commissione possono intervenire per fare a loro volta qualche domanda di chiarimento.
Lo studente a questo punto è tenuto a rispondere alle critiche.
Quando il Presidente della seduta ritiene sufficiente la discussione, licenzia lo studente.
La Commissione decide il voto in modo appartato dallo studente e dalla platea pubblica.
Lo studente rientra in aula dove ascolta il voto ottenuto e la formula di rito che lo proclama dottore in Scienze della Comunicazione (se va bene!).
Si consiglia ai candidati di assistere a qualche dissertazione di tesi, in sedute precedenti la propria. Tra gli undici Commissari, solo il Relatore e il Correlatore hanno letto la tesi. Dunque è intelligente e cortese che il laureando distribuisca a ciascun Commissario una rapida sintesi della tesi, magari in gradevole forma di dépliant.
Formula di rito
La formula con cui viene ufficialmente conferita la laurea è la seguente: "La Commissione, visto il curriculum, ha ascoltato il suo esame di laurea e lo ha approvato con voti… In virtù dei poteri conferiti dal Magnifico Rettore alla Facoltà e da questa delegati alla Commissione, la proclamiamo, pertanto, dottore in Scienze della Comunicazione".
Voto
Il voto finale parte dalla media aritmentica dei voti in trentesimi, alla quale la Commissione generalmente aggiunge uno o più punti, a seconda della valutazione data sul contenuto della tesi e sulla qualità dell'esposizione.
Per calcolare la media: si parte dalla media complessiva dei voti ottenuti in tutti gli esami convalidati; si divide questa media per 3; poi si moltiplica per 11. Se, ad esempio, la media di tutti gli esami è 27, la media di partenza sarà data dalla formula 27 : 3 x 11 = 99.
Per quanto riguarda il punteggio che la Commissione può aggiungere alla media, nella nostra Facoltà sono adottati i seguenti criteri di massima: tesi compilative: da 0 a 2 punti; tesi di ricerca: fino a 4 punti; tesi di particolare valore: 5 punti.
Leggende metropolitane
Si riportano, smentendole, alcune leggende metropolitane:
1) La tesi deve essere rilegata necessariamente in formato A4: FALSO. (Anzi, un formato più piccolo è più comodo).
2) Le tesi di gruppo sono vietate: FALSO. (Occorre semplicemente che, nelle tesi di gruppo, ciascun membro sia autore di una parte sua propria, riconoscibile come tale).
3) È possibile che il laureando scelga il suo Correlatore: FALSO.
4) Più la media è bassa, più punti si ottiene nella valutazione finale della tesi: FALSO.
5) Bisogna usare l'interlinea 1 e ½: FALSO. (Ogni studente può seguire la soluzione grafica che preferisce)
6) La tesi si scrive in caratteri Times New Roman 12: FALSO. (Vedi sopra).
7) Non si può scrivere fronte/retro: FALSO. (Anzi, è preferibile farlo: si risparmia la carta e il risultato finale è più simile a un libro vero e proprio).
8) Più la tesi è voluminosa, meglio è: FALSO. (Ciò che conta è la qualità del contenuto, non la quantità).
Tutoraggio
Il tutoraggio è un rapporto fra un collaboratore della Cattedra già laureato e un laureando. Questo rapporto può anche non sussistere, dal momento che un laureando può svolgere il lavoro anche in completa autonomia. Ad ogni modo l'affidamento del tutor avviene per interesse e coerenza con l'argomento che il tutor conosce meglio. Per ogni specifica sul rapporto col tutor (modalità di aiuto, tempi a disposizione, modalità di incontro ecc.) bisogna attenersi ad accordi personali da concordare fra tutor e laureando. Questo rapporto non sostituisce le funzioni del professore e gli obblighi di segreteria rimangono a carico di ciascun studente.